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Pappa col Pomodoro

pappa col pomodorocucinio: rumore di coltello che taglia il pane raffermo, un rumore ovattato sembra venire da lontano.  E’ diverso dal rumore che fa il pane fresco, manca il tipico crrrcra della crosta appena sfornata.

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cucinio: ricetta ricca di suoni, toc toc del coltello che taglia le patate, sfrigolio leggero e continuo mentre le patate cuociono in padella, e a contrasto il suono frizzante dei petti che rosolano a fuoco vivace. Il suono breve ma particolare del vino che scende nel bicchiere e diventa più grave man mano che il bicchiere si riempie.

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cucinio: suono di maracas mentre le nocciole cadono nel frullatore.

Stuzzichini semplici e veloci da realizzare queste schegge aromatizzate al curry. Si possono offrire con l’aperitivo anche abbinate ad un formaggio spalmabile o ad una crema di ricotta.
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cucinio: rumori metallici: il sibilo piuttosto fastidioso della scatoletta di sgombro che si apre; e ancora il rumore metallico del passa pomodoro.

Una salsa classica con la variante agrodolce di Domenico che la vivacizza.
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Crostata ai Fichi

cucinio: piccoli colpi sul legno esterno del setaccio: un suono secco che ricorda il tamburello, poi un leggero fruscio, mentre la farina si sposta e cade. Ritmo di taranta!

Forse ce l’ho fatta! Ho trovato le dosi per la torta di fichi che abbiamo assaggiato a Ischia. Cena di inizio estate alla Sirena del Mare, spiaggia di Citara. C’è tutto: il mare, il primo caldo estivo, paccheri e carezze, i moscardini, la simpatia dei proprietari e alla fine la crostata di fichi che arriva calda calda per una fantastica conclusione dolce. La ricetta, ovviamente è segreta!!
Ho provato ad imitarla varie volte e stavolta mi sembra somigliare assai.
Ai fortunati che conoscono l’originale: fatemi sapere!
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Fichi Zuccherini

cucinio:

Poco tempo e pazienza per intrappolare il sapore più dolce dell’estate. Continua a leggere »

Crema di fegato

cucinio: scorre il limone sulla grattugia,  libera un aroma acre e un suono un po’ metallico che ricorda un ritmo jazz.
 
Sapore di casa! Questo “patè”, come lo chiamiamo in famiglia, è sempre presente a casa di mamma: lo offre come antipasto, intermezzo, secondo: è un jolly insomma. La ricetta è quella che faceva la nonna, con pochi ingredienti e semplice da fare. Continua a leggere »

Piccadilly alla Rosaria

cucinio: il brontolio della moka, sale il caffè! No, non è il suono associato a questa ricetta: facendo i pomodorini si fanno pochi rumori a parte l’esplosione del frullatore. Il rumore del caffè lo associo agli anni di studio con Rosaria: fare il caffè era una buona scusa per la pausa, poi si studiava meglio!

Con Rosaria e Romano in una piacevole serata di metà marzo: visita ai Musei Capitolini e cena in un tipico ristorante del ghetto di Roma. Gustiamo piatti di cucina romana e, come spesso succede a tavola, parliamo di mangiare: “ti ricordi la minestra d’orzo che cucinava tua mamma e i vincisgrassi, e le lumachine di mare di Numana…”. Dopo i ricordi, le ricette attuali: Rosaria mi racconta come fa i piccadilly ripieni, che sono molto sfiziosi e abbastanza rapidi da fare. Beh fa venire voglia di provarli, poi li ha anche fotografati, ed eccoli pubblicati! Continua a leggere »

Vellutata di Zucca

cucinio:  concerto per sbucciapatate, l’attrezzo con lametta per pelare le patate fa il suo tipico rumore: swish swish;  il mio tintinna anche quando qualche gesto un po’ più veloce fa oscillare la lametta. E allora si può usare come un tamburello: sottofondo musicale e… tolgo la buccia seguendo il  ritmo e così  pelare patate non è più una punizione!

Dedicato a Marina amante delle zuppe e dei passati di verdura. Ieri mi ha fatto notare che la ricetta della vellutata di zucca non è ancora presente su cucinio. La inserisco subito così può prepararla e proporla agli amici francesi. Continua a leggere »

Arancini

cucinio: Tipico il rumore leggero del pangrattato che faccio scivolare dall’alto sopra gli arancini appena fatti: un soffio di vento!

Arancino caldo fumante, ricordo goloso di Piazza Armerina. Uno dei migliori che abbia mangiato, fritto al punto giusto, croccante ma non troppo, ripieno bilanciato tra ragù e piselli, insomma strabuono! L’abbondante colazione servita nel colorato giardino di Villa Trigona, in atmosfera da Gattopardo, ci ha permesso di arrivare fino alle 4 del pomeriggio senza ulteriori soste mangerecce visitando i famosi mosaici e le rovine della Morgantina. Ora la sosta in rosticceria è proprio quello che ci voleva! E qui mi svelano il trucco per non far disfare gli arancini durante la frittura: “il riso deve essere ben freddo quando si confezionano e poi” – suggerisce l’espertissima cuoca siciliana –“ mai friggerli appena fatti. Continua a leggere »

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