Feed su
Contributi
Commenti

Salsa besciamella

 

Tempo: 30 minuti

  • Difficoltà: media
  • Occasione: tutte
  • Persone: per mezzo litro di salsa
  • Stagione: tutte Continua a leggere »

Caponata (Anna)

cucinio: sfrigolio di frittura è il rumore dominante, ma anche toc toc sul tagliere non manca..

Ricetta sicuramente estiva ma la inserisco oggi: febbraio, freddo, piove cielo grigio e nero. Voglio uscire dall’inverno con la caponata, tornare alla mattina d’estate tipica: mamma Anna è lì circondata da melanzane e peperoni, intere o a pezzetti, pomodori spellati, sedani e cipolle, capperi, olive e… profumo d’estate! Spezzetta verdure, frigge in due tre padelle, cuoce una ricca salsa e alla fine della mattinata riunisce tutto in una ciotola che si riempie di buonissima caponata. Anna è una vera specialista, sue le dosi che vi propongo. Continua a leggere »

Torta Mimosa

cucinio: molto rumore di frullino, tuorli, albumi, panna…va tutto montato per questa torta!
e poi suono di pioggia? No più allegro, suono di “maracas” sudamericane: si baila!! È il suono delle gocce di cioccolato che si muovono nella scatola, poi si tuffano nella crema e… silenzio!

Un dolce tradizionale sempre molto gradito. Come base preferisco utilizzare una torta simile alla torta margherita, aggiungendo anche poco lievito, la trovo più soffice del pan di spagna che solitamente si utilizza per la mimosa. La preparazione è lunga e richiede pazienza, ma quando poi si arriva a montare la torta la soddisfazione è assicurata. Continua a leggere »

Crema Pasticcera

 

  • Tempo: 30 minuti
  • Difficoltà: media
  • Occasione: festiva
  • Persone: per farcire una torta da 25 cm diametro
  • Stagione: tutte

Ingredienti
50 g tuorlo d’ovo (3 uova)
75 g zucchero
45 g farina (circa 3 cucchiai)
500 ml latte
buccia di limone
burro (una noce)

Preparazione
Setacciare la farina per eliminare grumi. Montare i tuorli con lo zucchero e quando sono ben montati aggiungere la farina e mescolare. Scaldare il latte, quando è tiepido versarlo a filo sulle uova mescolando con una frusta. Continua a leggere »

Torta di mele

cucinio: rumore che si sente mentre si sbuccia la mela, è difficile descriverlo: somiglia al rumore di passi nella neve.  

 Un dolce poco dolce ma gustoso. Pochi grassi: solo olio, niente burro e niente latte.

  • Tempo: 2 ore e 30 minuti
  • Difficoltà: semplice
  • Occasione: tutte
  • Persone: circa 20
  • Stagione: tutte

 

Ingredienti:
350 g farina tipo ‘00’
50 g crusca in scaglie
100 g farina di segale
15 g lievito (dose per 500 g farina)
250 g zucchero bianco
100 g zucchero di canna
2 uova
100 ml olio
250 ml(circa) acqua
6 mele
1 limone

Preparazione:
Riscaldare il forno (elettrico ventilato) a 200°C. Preparare una teglia da 30×40 cm: passare i bordi con il burro e infarinare e mettere sul fondo un foglio di carta da forno.
Sbucciare le mele, tagliarle a dadi (circa 3 cm lato) e metterle in un piatto con il succo di 1/2 limone per non farle scurire. Mettere in una ciotola le farine, la crusca e il lievito e mescolare con una forchetta per evitare grumi. Si può utilizzare, in alternativa alla dose di lievito, 8g di cremor tartaro e 4g (un cucchiaino da tè) di bicarbonato.
Mescolare con il frullino le uova e lo zucchero, aggiungere l’olio e poco a poco le farine. Quando la pasta si indurisce troppo si aggiunge acqua per ammorbidire: io utilizzo circa 250 ml. L’impasto deve risultare molto morbido.
Distribuire le mele nella teglia e versare l’impasto sopra le mele, distribuendolo bene in modo che le mele siano coperte. Infornare e cuocere per circa 45-50 minuti.

Presentazione
Si può tagliare a quadrotti e cospargere di zucchero a velo. E’ buona  accompagnata da una crema calda allo zabaione.
Si può congelare, senza lo zucchero a velo di guarnizione: si fa scongelare a temperatura ambiente, non perde il gusto né la consistenza. Io la congelo a porzioni, la scongelo nel microonde e la servo calda.

Quadrati al gorgonzola

antipasti al gorgonzolaRicetta di “Cucina Italiana” del 2007, la ripropongo come la faccio io. E’ semplice, veloce, risultato garantito.

  • Tempo: 30 minuti + 60 minuti di riposo per la pasta
  • Difficoltà: media
  • Occasione: festive
  • Persone: circa 50 biscotti
  • Stagione: inverno

Ingredienti
pasta:
220 g farina “00”
75 g fecola di patate
150 g burro
100 g noci macinate
50 g nocciole macinate
25 g zucchero
sale (un pizzico)
2 albumi

crema:
150 g gorgonzola
150 g mascarpone
nocciole intere per guarnire

Preparazione
biscotti:
In una ciotola mescolare le farine e il sale. Mettere lo zucchero nel bicchiere del frullatore e frullare brevemente, aggiungere le noci e le nocciole e triturarle. Montare a neve gli albumi. Far liquefare il burro nel microonde o sul fornello. Versare il burro fuso nella ciotola con la farina e mescolare, aggiungere le noci tritate e le chiare montate a neve e mescolare. Impastare per amalgamare bene tutti gli ingrdienti ma non lavorare troppo la pasta. Formare una palla, avvolgerla in un foglio di pellicola e lasciarla riposare in frigo per circa 1 ora.
Accendere il forno (elettrico ventilato) a 180°. Preparare una teglia rettangolare di circa 30×40 cm e ricoprire il fondo con un foglio di carta da forno.
Passato il tempo di riposo prendere poca pasta alla volta e stenderla fino allo spessore di circa ½ cm. Ricavarne dei quadrati di lato 5 cm. Allineare i biscotti sulla teglia e farli cuocere in forno per circa 15 minuti.
crema:
Mettere in una ciotola gorgonzola e mascarpone e lavorare con un cucchiaio di legno per amalgamare bene i due formaggi.

Guarnire i biscotti freddi con la crema di formaggi e con una nocciola tostata.

Presentazione
Ottimi come antipasto.

Il solito consiglio sulla congelazione: si possono congelare i biscotti, è meglio farli scongelare a temperatura ambiente, basta mezzora, mantengono la consistenza un po’ sabbiosa e il sapore rimane ottimo.

cucinio: Il clank metallico della macchinetta della pasta, ricorda il rumore della catena della bicicletta. Zucchero a velo nel colino del tè, cucchiaino che gira nel colino: il rumore è quello della “spazzola jazz” sui piatti della batteria.

Festa di paese: la processione, la banda, la riffa, la tombola e i rossi ravioli dolci al profumo di cannella.

  • Tempo: 2 ore e 30 minuti
  • Difficoltà: media
  • Occasione: tutte
  • Persone: circa 60 ravioli
  • Stagione: tutte

Ingredienti
pasta:
350 g farina “00” per pasta all’uovo
50 g farina di grano saraceno (se piace, altrimenti si sostituisce con farina 00)
sale (un pizzico)
2-3 uova (dipende dalla grandezza)

ripieno:
400 g ricotta di pecora
200 g zucchero
1 tuorlo d’uovo
cannella in polvere
zucchero a velo vanigliato
alchermes

Preparazione
pasta:
Ho aggiunto alla ricetta classica la farina di grano saraceno, perché mi piace l’aroma e rende più rustico l’aspetto della pasta. Si può comunque sostituire con farina “00”. Mescolare in una ciotola le farine e il sale, se ci sono grumi passare le farine al setaccio o schiacciare bene i grumi con una forchetta. Disporre la farina a fontana sulla spianatoia e rompere le uova nel centro, sbattere le uova con una forchetta e man mano trascinare la farina verso il centro e amalgamarla alle uova. Se occorre altro liquido, aggiungere acqua, poca per volta, finché la farina è ben intrisa. A questo punto cominciare ad impastare con le mani lavorando bene l’impasto. Quando inizia a formarsi qualche bollicina sulla superficie e l’impasto appare liscio, smettere di impastare. Formare una palla con la pasta e metterla a riposare avvolta nella pellicola di plastica per circa mezzora. Il tempo di riposo è molto importante per l’elasticità della pasta. Nel frattempo si può preparare il ripieno come descritto sotto.

ripieno:
Frullare lo zucchero finché diventa a velo. Scolare bene la ricotta dal suo siero e se necessario strizzarla con le mani. Mettere la ricotta in una ciotola e schiacciarla con una forchetta, aggiungere lo zucchero e il tuorlo d’uovo e mescolare. Quando l’impasto raggiunge una consistenza cremosa profumarlo con due o più cucchiaini di cannella in polvere e continuare a mescolare. La quantità di cannella va regolata secondo il gusto.

Il trucco per la buona riuscita dei ravioli è stendere la pasta il più sottile possibile, quindi si può utilizzare il metodo che si preferisce: mattarello o macchinetta,  l’importante è che la pasta risulti molto sottile. Mettere le strisce di pasta sulla spianatoia, e procedere alla confezione dei ravioli. Ci sono varie tecniche per farli, io ne confeziono uno alla volta: taglio delle strisce di pasta di circa 10X5 cm, metto un cucchiaio di ripieno su una metà della striscia, poi ripiego la parte libera della sfoglia su quella con il ripieno e spingo con le dita lungo i tre lati del quadrato per sigillare il raviolo.
Appoggiare i ravioli su una teglia, mettendo sul fondo un foglio di carta da forno, e cuocerli in forno (180° elettrico ventilato) per pochi minuti (non più di 5). Il tempo di cottura dipende dal forno e dalla grandezza dei ravioli, consiglio di fare delle prove: la pasta esterna deve acquistare consistenza ma non indurire.

Presentazione
Versare in una scodella l’alchermes e in un’altra scodella mescolare zucchero a velo vanigliato e cannella. Anche qui la quantità di cannella va regolata secondo il gusto. Passare i ravioli uno per uno nell’alchermes bagnandoli bene da tutte le parti e metterli in un piatto da portata. Spolverizzarli con lo zucchero e cannella. Io utilizzo un colino da tè per distribuire lo zucchero a velo in modo uniforme. Lasciare riposare i ravioli per qualche ora prima di servirli in modo che si bagnino bene.

Con questa ricetta partecipo al contest di Cucina di Barbara:

 

cucinio:  il rumore del cucchiaio sui biscotti tritati ricorda il rumore del caleidoscopio. Poi rumore di forchetta che monta le chiare. Il bip bip del timer del forno: ritmato a volte fastidioso!

Bolsena. Spedizione allegra e golosa sul lungolago: tutti in fila ognuno con una teglia, arriviamo a casa con la cena preparata con cura da Franca e Giovanni. Serata calda. Si cena all’aperto con crostini di fegato, fagianella e arista e la buonissima torta finale: un “cheese cake” fresco e particolare da inserire senz’altro nella collezione di ricette.

  • Tempo: 1ora (più qualche ora in frigo)
  • Difficoltà: semplice
  • Occasione: tutte
  • Persone: 10
  • Stagione: estate (perché è fresco, ma direi che è buono sempre)

torta ricotta e marmellataIngredienti
300-350 g biscotti secchi ai cereali
400 g ricotta
80 g zucchero bianco (100 zucchero di canna)
2 uova
80 g burro
marmellata
buccia di limone grattugiata

 

Preparazione
Preparare una teglia tonda di 20 cm di diametro rivestendo il fondo e i bordi con carta da forno. Tritare i biscotti: nel frullatore si ottiene una grana fina, nel pestello più grossolana la scelta dipende dal gusto personale. Far fondere il burro e unirlo ai biscotti. Quando burro e biscotti sono ben amalgamati si versano nella teglia e con un cucchiaio si stendono sul fondo e si fanno risalire anche sul bordo per circa 2 cm creando un contenitore per la crema. Si spingono bene con un cucchiaio per farli compattare e si mette la teglia in frigo per qualche ora.
Accendere il forno a 170°-180° (elettrico, ventilato).
Separare tuorli e chiare e montare le chiare a neve ben ferma.
Frullare prima lo zucchero per due minuti finché diventa “a velo”, poi aggiungere la ricotta, i tuorli e la buccia di limone e frullare ancora. Versare la crema così ottenuta in una ciotola e unire le chiare montate mescolando dall’alto in basso per non smontarle. Quando il composto è ben amalgamato si prende la teglia dal frigo e si versa la crema nella base di biscotti. Infornare per circa 20-25 minuti.
Estrarre la teglia dal forno e spandere sulla superficie della torta 3-4-cucchiai di marmellata di frutta a piacere, ho usato marmellata di prugne.
Mettere di nuovo in frigo per qualche ora

Presentazione
Ottima sia a fine pasto che nel pomeriggio.
Consiglio di prepararla il giorno prima, qualche ora di più in frigo migliora la base che si indurisce al punto giusto e anche il gusto della crema.
Ho provato la variante con zucchero di canna: buona se piace l’aroma dello zucchero nero.

Melanzane in insalata (Anna)

 Verdure estive, profumi, aceto e ricetta di mamma

  • Tempo: 1 ora
  • Occasione: tutte
  • Persone: 8
  • Difficoltà: media
  • Stagione: estate

Ingredienti
3
melanzane (circa 800 g)
2 peperoni: uno rosso e uno giallo (circa 500 g)
cuore di sedano
mentuccia (nepitella)
basilico
2 spicchi d’aglio
sale
3-4 cucchiai aceto aromatico (o 2 cucchiai di aceto rosso)
olio di oliva extravergine

Preparazione
Mettere sul fornello una pentola capiente con acqua e sale, salare come per la pasta. Sbucciare le melanzane e tagliarle in quattro parti nel senso della lunghezza. Quando l’acqua bolle lessare le melanzane , circa 10-15 minuti,  senza farle ammorbidire troppo. Ho usato melanzane tonde viola scuro perché dopo la bollitura rimangono più consistenti. Scolare le melanzane e strizzarle,  delicatamente, tra le mani per eliminare l’acqua in eccesso. Lasciarle freddare.

Lavare i peperoni e arrostirli interi su una gratella, appena la buccia esterna si scurisce girare i peperoni facendo in modo che cuociano da tutte le parti. Quando sono morbidi e la buccia si è scurita si spaccano con un coltello si puliscono dai semi e si spellano. E’ importante spellarli ancora caldi, altrimenti la pelle non viene più via. Sciacquare i peperoni spellati e farli freddare.

Tagliare le melanzane in pezzi non troppo piccoli, circa 3×3 cm, e metterli in una insalatiera. Tagliare anche i peperoni in pezzi più piccoli, io ne utilizzo metà rosso e metà giallo, preferisco che domini il gusto della melanzana. Mettere anche i peperoni nell’insalatiera. Aggiungere il cuore di sedano tagliato a rondelle, il basilico, la mentuccia e l’aglio, ogni spicchio tagliato in due pezzi.
Condire con un pizzico di sale, non molto perché le melanzane hanno cotto in acqua salata, e l’aceto. Consiglio di aggiungere l’aceto un po’ per volta e assaggiando regolare la quantità a seconda del gusto personale. Si mescola meglio con le mani.

Mettere in frigo per almeno 4 ore per farla insaporire. Al momento di servire condire con olio.

Presentazione
Le verdure così preparate si conservano in frigo anche per alcuni giorni. Consiglio di estrarle dal frigo almeno mezzora prima di servirle.
Si possono servire come antipasto con sottili fette di pane a bruschetta o come contorno.
E’ da provare la variante con peperoni crudi tagliati in listarelle sottili: un bel contrasto melanzana morbida e peperone croccante.

Focaccia con cicoria

 

cucinio:   pochi rumori, solo uno sfrigolio mentre la verdura è in padella. Un rumore particolare quello delle forbici che tagliano la verdura: un fruscìo come quando si strappa la carta.

Masseria pugliese, vicino ai laghi Alimini: focaccia di cicoria servita come antipasto con vino bianco freddo.
Dopo una giornata di mare, profumo di pineta, bianco e rosa di oleandri con i colori caldi del tramonto, camminiamo verso la masseria e parliamo di… focaccia: “ci sarà stasera? Mi piace quel gusto piccante, sarà calda e croccante appena uscita dal forno? Speriamo che ce la portino subito!”. E così parlandone ce la gustiamo ancora prima di arrivare.

  • Tempo: 1ora e 30 minuti
  • Difficoltà: media
  • Occasione: tutte
  • Persone: circa 16 pezzi da 7×10 cm
  • Stagione: tutte

 

Ingredienti
pasta:
450 g farina (ho usato farina con lievito già addizionato per piadina o tigelle di Molini Pivetti)
70 g crusca di grano tenero
60 g strutto
50 g latte
300 g acqua tiepida
15 g sale (circa due cucchiaini da tè rasi)
1 tuorlo d’uovo
ripieno:
1 Kg cicoria di campo
250 g pomodori
1 spicchio aglio
sale q.b.
3 cucchiai olio di oliva extravergine
peperoncino (se piace)

Preparazione
Ripieno:
Dopo averla pulita e lavata lessare la cicoria in acqua bollente leggermente salata. Un tempo di cottura breve (6-8 minuti) a pentola scoperta fa mantenere alla verdura il suo colore. Scolare la cicoria e passarla sotto acqua fredda sciacquandola bene mescolando con le mani sotto il getto d’acqua: anche quest’operazione serve a mantenere il colore e a eliminare un po’ il sapore amaro. Strizzare la cicoria con le mani e tagliarla in pezzi più piccoli, io uso le forbici. Spellare i pomodori, tagliarli in filetti e metterli in un tegame con poco sale finché non appassiscono. Tenerli da parte. In una padella di circa 20 cm di diametro far soffriggere olio e aglio spellato. Appena l’aglio imbiondisce aggiungere i pomodori e la cicoria e continuare a far cuocere a fuoco medio per circa 15 minuti. Girare ogni tanto evitando che la cicoria si attacchi. Quando la verdura è ben ripassata, ben asciutta togliere l’aglio e lasciare la cicoria da parte.
Pasta:
Preparare una teglia di circa 30×40 cm con un foglio di carta da forno sul fondo. Accendere il forno a 200°(elettrico ventilato).
In una ciotola mescolare la farina, il sale e la crusca con una forchetta. Sciogliere lo strutto e aggiungerlo alle farine insieme al latte. Mescolare con la forchetta. Aggiungere l’acqua tiepida un po’ per volta e continuare a mescolare finché la farina non s’intride tutta. Io ho utilizzato 250 cc di acqua, ma è difficile dare una dose esatta, dipende dal tipo di farine utilizzate quindi conviene aggiungere acqua gradualmente. Mettere la palla di pasta sulla spianatoia infarinata e impastare per pochi minuti finché la pasta non raggiunge la giusta consistenza. Quest’impasto risulta più morbido del pane e un po’ meno elastico. Dividere la pasta a metà e spianarla con il mattarello fino alle dimensioni della teglia. Lo spessore dovrebbe essere circa 3-4 mm. Far scivolare la pasta nella teglia e spennellarla d’olio. Mettere la cicoria sulla pasta distribuendola in modo uniforme su tutta la superficie.
Spianare anche l’altra metà dell’impasto, metterlo a coprire la cicoria e chiudere i bordi della focaccia premendo con le dita. Bucherellare la superficie e infornare per 30 minuti.  Battere un tuorlo d’uovo con la forchetta e trascorsi 30 minuti estrarre la focaccia dal forno, spennellare la superficie con l’uovo. Infornare di nuovo e far cuocere ancora 10 minuti o fino a cottura ultimata.
Presentazione
Tagliata in pezzi è buona scaldata in forno un po’ croccante per accompagnare l’aperitivo, o anche fredda per una cena rustica o per pranzi all’aperto.
Risulta bene anche dopo congelazione se si scalda in forno tradizionale torna croccante.  

« Articoli successivi - Articoli precedenti »