cucinio: colpi sul tagliere, il coltello nel sedano produce uno scricchiolio acquoso, un rumore simile ai passi nella neve…e poi blo-blo di pentola che bolle. Infine rumore di frullatore: improvviso, acuto, fastidioso ma dura poco!
- Tempo: 2 ore circa
- Difficoltà : facile
- Occasione: tutte
- Persone: 6-8
- Stagione: tutte
Ingredienti
400 g sedano rapa (già pulito corrisponde a circa 700 g da pulire)
20 g porro o cipolla rossa
80 g patate gialle (1 patata media)
40 g carote (1 carota media)
20-30 ml vino bianco secco
2 g (1/2 cucchiaino) di brodo vegetale granulare
sale q.b
50 g (circa 3 cucchiai) olio di oliva extra vergine
0,7 g zafferano in polvere (o di pistilli)
Preparazione
Lavare il sedano rapa sotto acqua corrente, poi sul tagliere eliminare la parte della radice, quindi sbucciare il sedano lasciando solo la parte interna bianca. Lavare di nuovo la polpa e tagliarla in  pezzi di circa 2-3 cm (più sono piccoli e più è rapida la cottura).
Preparare anche le patate e le carote sbucciate, lavate e tagliate in pezzi.
Utilizzare un tegame a bordi alti (da circa 2 litri), versare l’olio nel tegame e preparare un soffritto con porro tagliato in piccoli pezzi (preferisco il porro, mi sembra che copra meno il sapore del sedano ma volendo si può utilizzare la cipolla). Far soffriggere a fuoco lento, appena il porro appassisce aggiungere il vino bianco e alzare il fuoco per farlo sfumare. Staccare bene i residui dal fondo del tegame, con un mestolo di legno, e quando il vino evapora un po’ togliere il tegame dal fuoco. Aggiungere i pezzi delle verdure: sedano rapa, carote e patate e versare acqua, circa 1/2 litro,  deve appena coprire le verdure. Condire con il brodo granulare e il sale (non troppo conviene aggiungerlo eventualmente dopo). Coprire la pentola, mettere su fuoco medio e lasciare stufare per circa mezz’ora. Controllare ogni tanto che non si asciughi troppo ed eventualmente aggiungere altra acqua calda. Sondare la cottura con una forchetta: quando il sedano rapa risulta molto morbido è cotto. Aggiungere lo zafferano in polvere (come suggerito da vellutata-latanadelconiglio), lasciare raffreddare e frullare. Preferisco il frullatore a bicchiere, viene più vellutata, ma anche quello a immersione può andare bene. Assaggiare la crema ed eventualmente aggiustare di sale.
Di solito con queste dosi viene una vellutata di giusta consistenza: abbastanza densa. Ovviamente se piace più densa, si fa asciugare sul fornello a fuoco medio sempre mescolando perché si attacca facilmente.
Si può utilizzare lo zafferano in pistilli (o stimmi). Nel caso si mettono a bagno i pistilli in acqua calda (circa 100 ml)  per 2 ore. Si versa poi l’acqua e lo zafferano nel sedano rapa a fine cottura e si procede a frullare.
Presentazione
Versare la vellutata in piatti fondi o ciotole, condire con un filo d’olio e volendo servire insieme qualche crostino di pane.
Si può anche servire con aggiunta di pasta piccola da minestra. Consiglio di cuocere la pastina in acqua salata e scolare la pasta 1 o 2 minuti prima del tempo di cottura. Rimettere la pasta nella pentola e aggiungere la vellutata (calda) e finire la cottura mescolando.
Si può congelare con risultati ottimi: mantiene consistenza e sapore.