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Cucinio: il “clanc” un po’ sordo che si sente staccando le foglie esterne dei carciofi, “tek-tek” di forchetta che batte l’uovo.

  • Tempo: 1 ora
  • Difficoltà: media
  • Occasione: familiare e festiva
  • Persone: 4
  • Stagione: inverno – primavera

Ingredienti

4 carciofi (preferisco romaneschi o comunque non spinosi)
2 uova
100 g farina
200 g pangrattato
sale q.b.

Preparazione
Far scaldare il forno a 200°C (elettrico ventilato). Preparare una teglia bassa da pizza 40×30 cm con un foglio di carta da forno sul fondo. Mettere acqua fredda e limone in una ciotola che possa contenere i carciofi, e lasciare a portata di mano mezzo limone. Tagliare il gambo dei carciofi che non si usa in questa preparazione, togliere le foglie esterne più dure e “sbucciare” la base del carciofo. Strofinare il carciofo pulito con il limone e immergerlo nell’acqua della ciotola. Quindi tagliare i carciofi a metà, eliminare dall’interno la peluria e tagliarli ancora in spicchi non troppo sottili (mediamente 4 spicchi ogni metà carciofo).  A questo punto mettere la farina in una ciotola, 100 g di pangrattato in un piatto piano aggiungendo poi il rimanente se necessario. Le quantità di farina e pangrattato sono indicative dipende dalla grandezza dei carciofi, bisogna regolarsi. Battere le uova con una forchetta in un piatto fondo. Salare i carciofi a spicchi e passarli nella ciotola della farina. Tirarli fuori facendo cadere la farina in eccesso, passarli nell’uovo e poi nel pangrattato facendolo aderire da tutte le parti. Disporre gli spicchi nella teglia e infornare. Dopo circa 10 minuti girare i carciofi e infornarli di nuovo per 5 minuti. Sono pronti quando risultano dorati e croccanti. Anche il tempo di cottura è indicativo dipende dallo spessore degli spicchi, quindi controllare la cottura.

Presentazione
Sono ottimi come contorno, ma sfiziosi come aperitivo.
Risultano buoni anche dopo congelazione. Metterli ancora congelati nel forno caldo per pochi minuti: tornano croccanti.

Pavlova di Marilyn

“… un dolce squisito e facile a farsi” dice Marilyn di questa ricetta tipica australiana. Non mi sono ancora messa alla prova ma lo farò presto. Mi ha incuriosito il nome più russo che inglese ma il motivo c’è come ho prontamente scoperto googlando in rete: un cuoco australiano(o neozelandese, pare ci sia una annosa disputa sulla paternità) ideò questa meringa in onore della ballerina russa Pavlova, durante la sua tournée in Australia agli inizi del 1900.

  • Tempo: 1 ora e 3/4
  • Difficoltà: media
  • Occasione: festiva
  • Persone: 4
  • Stagione: tutte

La ricetta di Marilyn originale (segue traduzione):

You will need:
4 egg whites
¾ cup of caster sugar
1 teaspoon of corn flour
1 teaspoon of white vinegar
1 teaspoon of vanilla

 Method:
Preheat the oven at 150 C.
Make sure the eggs are at room temperature before you start. Beat the egg whites until peaks form. Now start adding the sugar 1 tablespoon at the time while you continue beating. Next, add first the corn flour, then the vinegar and last the vanilla essence. Spread the mixture on an oven tray covered with a baking sheet. Put the tray in the oven and reduce the temperature to 100 C and cook for about 1 hour and 20 minutes (in a fan forced oven). Leave in the oven overnight.
Next day, just before you’re ready to serve: beat up a generous amount of cream (panna) and spread over the Pavlova. Garnish with fruit of your choice – usually strawberries and kiwis or mixed berries.

Ingredienti
4 albumi
¾ tazza (circa 180 g) di zucchero semolato
1 cucchiaino (circa 10 g) di maizena
1 cucchiaino di aceto bianco
1 cucchiaino (circa 10 g)di essenza di vaniglia
250 cc crema liquida
frutta fresca a pezzi: fragole, frutti di bosco…

Preparazione
Riscaldare il forno a 150 °C. Preparare la teglia mettendo sul fondo un foglio di carta da forno.
Utilizzare uova a temperature ambiente. Montare gli albumi a neve ben ferma. Aggiungere lo zucchero, 1 cucchiaino alla volta mentre si continua a montare. Quindi aggiungere la maizena, l’aceto e in ultimo l’essenza di vaniglia. Versare l’impasto nella teglia e infornare. Ridurre la temperature del forno a 100 °C (forno elettrico ventilato) e cuocere per circa 1 ora e 20 minuti. A fine cottura lasciare raffreddare per qualche ora, anche tutta la notte.

Presentazione
Poco prima di servire: montare  la crema di latte e mettere la panna montata sopra la pavlova. Guarnire con frutta fresca a pezzi in genere fragole, kiwi, frutti di bosco.

Cucinio: silenzio ovattato, la pasta che lievita si riempie di bolle e mi suggerisce solo di non disturbarla, lasciarla quieta al caldo e anche in silenzio quasi che il minimo rumore possa interrompere quella morbida espansione.

Le famose zeppole di nonna Barbara! Se ne è persa la dose, non si riesce a riprodurle e se ne parla con nostalgia e acquolina in bocca.
Stavolta però ci siamo avvicinati molto: domenica di carnevale con zeppola, i nipoti confermano che sono venute molto simili alle originali. Siamo partiti da una ricetta trovata in rete e dal ricordo dei gesti della nonna: “…ricordo che l’impasto era molto morbido  e che una volte fritte le zeppole nonna le  ripassava in padella con il miele sciolto in un poco di acqua… era davvero una festa quando nonna ci faceva le sue zeppole e che peccato non avere mai scritto la sua vera ricetta… però se ci proviamo, magari vengono proprio buone come le faceva lei” (Francesca); …”quando nonna friggeva le zeppole metteva l’impasto nell’olio e poi con il manico di un mestolo di legno le bucava e le faceva girare intorno al mestolo…” (Domenico). 

  • Tempo: 10 minuti per impastare, 2 ore di lievitazione, tempo per friggere
  • Difficoltà: media
  • Occasione: festiva
  • Persone: 20
  • Stagione: tutte

Ingredienti
1 kg patate pasta gialla
1 kg farina tipo “00”
4 cucchiaini da caffè di sale
2 cubetti di lievito di birra
acqua
250 g miele

Preparazione
Lessare le patate con la buccia. Quando sono cotte sbucciarle ancora calde e schiacciarle con lo schiacciapatate. Mettere le patate schiacciate in una ciotola e aggiungere il sale. Sciogliere il lievito in un pò d’acqua tiepida, versarlo nelle patate e mescolare. Aggiungere la farina, un po’ per volta e impastare formando un panetto morbido. Non aggiungere più farina se si raggiunge una buona consistenza dell’impasto: deve essere meno consistente della pasta del pane, deve attaccarsi ancora un po’ alle mani, è importante che sia morbido.
Coprire la ciotola con un panno e lasciare lievitare la pasta per circa due ore senza muoverla.
Quando la pasta raddoppia di volume ed appare piena di bolle d’aria,  preparare una padella da 30 cm di diametro con 1 litro d’olio sul fornello, io ho usato olio d’oliva. Quando l’olio è caldo si inizia a friggere. Si prende un pezzetto di pasta lievita grande come una pallina da tennis e si fa cadere nell’olio. Consiglio di ungere le mani prima di prendere la pasta  perché è molto appiccicosa. Con il manico di un mestolo di legno si buca la pallina messa in padella e si fa girare nell’olio abbastanza velocemente finché non si forma la crosta all’interno del buco per creare una ciambella. A questo punto si lascia friggere e se ne prepara un’altra. La zeppola non deve essere troppo grossa altrimenti per cuocere l’interno si rischia di bruciare l’esterno, né troppo piccola altrimenti non rimane morbida. Dopo qualche tentativo si trova la giusta misura. Quando le zeppole sono dorate da entrambi i lati, si scolano su un foglio di carta assorbente.
Con questa dose sono venute circa 30 zeppole.

Presentazione
Quando sono tutte fritte si prepara sul fornello una padella con miele e un po’ d’acqua e ci si ripassano le zeppole girandole in modo che il miele aderisca bene da tutte le parti. Si servono calde.

Cucinio: rumore di olio che frigge, ma anche sottofondo di chiacchiere. Le frappe vengono meglio se si fanno in compagnia: in due si tira meglio la sfoglia, mentre qualcuno taglia la pasta qualcun altro frigge…e intanto si parla….forse per questo si chiamano anche “chiacchiere”?
La ricetta l’ho presa da Cucina Italiana, l’ho fatta varie volte e il risultato è stato sempre ottimo.
Le abbiamo fritte per la merenda di carnevale 2011.

Tempo: 10 minuti per impastare, parecchio per friggere

  • Difficoltà: media
  • Occasione: festiva
  • Persone: 6-8
  • Stagione: tutte

frappe in maschera

Ingredienti
350 g farina
100 g zucchero (volendo un misto di zucchero di canna e bianco)
40 g burro
1 uovo, 3 tuorli
1/2 bustina di lievito
sale un pizzico
1 bicchierino marsala
buccia di limone grattata
zucchero a velo
olio per friggere (uso olio di mais o arachide)

Preparazione
Preparare l’olio nella friggitrice e far scaldare. Mettere in una ciotola farina, zucchero, sale e lievito in polvere e mescolare con una forchetta per far sciogliere i grumi e amalgamare le polveri. Aggiungere l’uovo e i tuorli, il burro fuso, un bicchierino di marsala e la buccia grattugiata del limone. Mettere l’impasto sulla spianatoia e lavorarlo finché diventa liscio e morbido. Avvolgerlo nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare 30 minuti. Quindi si stende la pasta con la macchinetta arrivando ad uno spessore sottile. Si tagliano dei rettangoli con la rotella dentata, si incide ogni rettangolo al centro e si friggono per pochi minuti: 2 minuti per parte all’incirca. Non si devono colorire troppo. Si scolano.

Presentazione
Si presentano cosparse di zucchero a velo o di miele. Si conservano bene per un paio di giorni:  in un vassoio senza copertura.

Cucinio: rumori di carnevale, vociare, ridere parecchia confusione.
Il giorno degli strufoli arrivavano tutti a casa della nonna: eravamo almeno una ventina. Il piatto pieno di strufoli partiva per il salone un po’ appiccicoso di miele. Io ricordo la cucina: guardare lavorare la pasta con le mani mi piaceva e poi ad ogni padellata potevo gustarmi lo strufolo appena fritto, caldo col miele fuso che ci scivolava sopra: che bontà!
Forse è più corretto struffoli con due f, ma la nonna li chiamava strufoli e così mi piace continuare a chiamarli!

  • Tempo: 1 ora e 1/2
  • Difficoltà: semplice
  • Occasione: festiva
  • Persone: 8
  • Stagione: inverno (dolce di carnevale)

Ingredienti
180 g uova intere (3 uova medie),
45 g zucchero (3 cucchiai),
50 ml olio (3 cucchiai)
farina 200 – 250 g (la dose di farina è variabile)
8 g lievito in polvere
sale un pizzico
limone
olio per friggere

Preparazione

Questi dolci, tipici di carnevale, richiedono la frittura quindi preparate una padella con olio e mettetela a scaldare sul fuoco. Io preferisco utilizzare olio d’oliva anche per friggere ma si può utilizzare olio di girasole, di mais o altri a seconda dei gusti.
Mettere in una ciotola 200 g di farina, lo zucchero, un pizzico di sale e il lievito e mescolare con una forchetta. Battere le uova, come per la frittata, e unirle alla farina. Aggiungere l’olio e la buccia grattugiata di mezzo limone. Impastare bene, e aggiungere eventualmente gli altri 50 g di farina: l’impasto deve rimanere molto morbido  non deve raggiungere la consistenza della pasta del pane. Ungere d’olio la spianatoia o il tavolo e allungare l’impasto con le mani unte d’olio formando dei “salsicciotti” di diametro circa 2 cm. Non aggiungere farina, eventualmente per non far attaccare l’impasto utilizzare l’olio. Tagliare delle “salsicce” lunghe 4 o 5 cm e allinearle sul tavolo avendo sempre cura che sia ben unto. Far riposare gli strufoli per 10 minuti e poi iniziare a friggere.  Mentre friggono si gonfiano, quando riescono bene sono soffici e ben cotti all’interno. Per determinare il tempo di cottura all’inizio ne friggo un paio, appena dorati li estraggo dall’olio, li poggio su un foglio di carta da cucina e li apro per controllare se sono cotti e soffici all’interno.

Presentazione
Io sistemo gli strufoli ancora caldi in una ciotola e li cospargo di miele, girando delicatamente in modo che si ricoprano, mi piace mangiarli ancora tiepidi. Si possono anche servire spolverizzati di zucchero a velo e innaffiati con qualche cucchiaio di vermouth dolce.

Polpettone di Tonno

Cucinio: frullatore ovviamente, e anche il suono della scatoletta del tonno che si apre: latta che struscia, quasi un sibilo.  Rumori  poco gradevoli….ma di brevissima durata, pochi minuti e il polpettone è pronto!

  • Tempo: 10 minuti più la cottura
  • Difficoltà: molto semplice
  • Occasione: familiare
  • Persone: 4-6
  • Stagione: tutte

Ingredienti
320 g tonno sott’olio sgocciolato
60 g  pangrattato (fino)
15 g parmigiano grattato
2 uova
5 g capperi
sale q.b.
timo q.b.

Preparazione
Sciacquare circa 1 cucchiaio di capperi sotto sale e preparare delle foglioline di timo fresco. Mettere nel bicchiere del frullatore tutti gli ingredienti meno il sale. Frullare finché il tutto è ridotto ad una crema omogenea. Assaggiare e regolare di sale. Solitamente non c’è bisogno di aggiungere sale. L’impasto deve essere morbido, pastoso non liquido: se è troppo morbido aggiungere pangrattato, se risulta troppo duro pochissima acqua o latte. Prendere un foglio di carta da forno (circa 40×40 cm) e versare l’impasto al centro del foglio. Incartare e formare un salsicciotto, rotolarlo un po’ sul tavolo perché diventi tutto dello stesso diametro, chiudere la carta alle estremità. Si può cuocere in due diversi modi: nel forno a microonde o nel forno tradizionale.

Si introduce nel microonde, si accende il forno a media potenza e si controlla la cottura dopo 10 minuti. Se risulta ancora morbido si cuoce ancora altri 5 e così via. Si controlla la cottura infilando uno spiedino di metallo: è cotto quando si estrae lo spiedino asciutto, non bagnato di impasto. Il punto di cottura è importante: troppo secco non è buono. Se si ha dimestichezza col forno a microonde questa cottura è più rapida.

Altrimenti si utilizza il forno tradizionale a 200° (elettrico ventilato). Si mette il polpettone incartato in una teglia piena di acqua (meglio se già calda) e si introduce nel forno. Si fa cuocere per 30-45 minuti. Controllare la cottura con lo spiedino.

Quando è cotto si lascia raffreddare almeno 30 minuti

Presentazione
Si taglia a fette, si può presentare con delle guarnizioni di maionese.

Sartù di zia Filo

Cucinio: parecchia confusione, rumore di pentole, blo-blo di sugo che bolle, friggi-friggi delle carni che rosolano, ma soprattutto le chiacchiere…è un piatto che ho fatto spesso in compagnia, tu fai una cosa io un’altra…un piatto allegro di giorni napoletani di festa. 

  • Tempo: 4-5 ore (+3 ore raffreddamento)
  • Difficoltà: complesso
  • Occasione: conviviale
  • Persone: 8-10
  • Stagione: inverno

Ingredienti
Involucro:
800 g riso (preferisco il parboiled)
1 cipolla media
30 g burro
3 uova
750 cc di  pomodoro passato
70 g parmigiano
100 cc di vino bianco secco
qualche cucchiaio di piselli cotti con burro e cipolla
250 g salsicce a grana grossa
brodo vegetale in polvere
olio di oliva extravergine
Ripieno
300 g carne tritata (vitello+maiale+tacchino)
60 g di mollica di pane
latte q.b.
50 g funghi secchi
70 g burro
100 cc vino bianco secco
100 g fegatini di pollo
qualche cucchiaio di piselli cotti con burro e cipolla
200 g mozzarella
250 cc latte
1 cucchiaio farina
1 uovo
pangrattato, olio, sale, pepe, noce moscata q.b.

Preparazione
Accendere il forno a 180° (elettrico ventilato). Preparare una teglia, di diametro 24 cm con il bordo alto (circa 10 cm) imburrata bene sul fondo e sul bordo, cospargetela di pangrattato. Sbattete un uovo come per la frittata e bagnate il pangrattato nella teglia con l’uovo; spolverizzate nuovamente con pangrattato per formare la crosta esterna. Lasciate da parte la teglia.
Togliere la pelle alle salsicce e sbriciolarle in un padellino, farle cuocere a fuoco lento.
Portare ad ebollizione 1 litro di acqua da lasciare su fuoco basso durante tutta la cottura del riso per avere acqua calda. In una pentola capiente (circa 2 l ) rosolare la cipolla tagliata in piccoli pezzi con poco olio, sfumare con il vino bianco e aggiungere il pomodoro, 1 cucchiaino di brodo vegetale in polvere e le salsicce. Cuocere a fuoco lento fino ad ottenere una salsa abbastanza densa, aggiustare di sale e pepe. Mettere in una ciotola un terzo della salsa e lasciarla da parte. Nella pentola con il sugo aggiungere il riso  che va cotto nel sugo aggiungendo acqua calda all’occorrenza. Portare il riso a cottura (circa 15 minuti). Togliere il riso dal fuoco, condirlo con 3 o 4 cucchiai di parmigiano, aggiungere i piselli e lasciarlo freddare. Quando è tiepido aggiungere anche 2 uova battute, mescolare e lasciare da parte.
Ripieno
Mettere a bagno i funghi secchi in acqua tiepida e farli reidratare. Quando sono morbidi, sciacquarli bene sotto acqua corrente e tagliarli in pezzi. Far scaldare 2 cucchiai di olio in padella e aggiungere i funghi e il vino. Mescolare e lasciare cuocere 5 minuti. Quindi aggiungere i fegatini tagliati in piccoli pezzi, lasciare sul fuoco ancora 5 minuti, poi aggiungere la salsa di pomodoro lasciata da parte, i piselli, il burro e aggiustare di sale. Mescolare e lasciare cuocere ancora qualche minuto.
Bagnare la mollica di pane nel latte. Strizzare la mollica e mescolarla con la carne tritata, condire con sale pepe e noce moscata. Formare delle polpettine tonde piccole,come una nocciola, infarinarle e cuocerle in padella con olio su fuoco vivace, mescolandole perché non si attacchino.
Mescolare le polpettine con il misto di funghi e altro e far cuocere il tutto ancora 5 minuti perché si insaporisca.
Far scaldare il latte, mettere in un pentolino 40 g di burro, appena liquefatto aggiungere latte e farina: io metto la farina in un passabrodo appoggiato sul pentolino, verso il latte caldo nel colino girando in modo che si trascini la farina, se ne resta ancora nel passabrodo lo immergo nel latte e giro finché non scende tutta la farina (evita la formazione di grumi). Mescolare e far cuocere finché la salsa non si addensa. Condire la salsa con sale , noce moscata e un tuorlo d’uovo.
Aggiungere lamozzarella tagliata in piccoli pezzi.
Mettere i 2/3 del  riso nello stampo facendolo aderire ai bordi e lasciando al centro un vuoto, creare una scatola. Nel centro versare il misto di polpettine e altro, alternando con pezzetti di mozzarella e cucchiaiate di salsa all’uovo, si può arricchire il condimento con parmigiano grattato e pezzetti di burro,  ricoprire con il riso rimasto. Spianare bene la superficie, ricoprire con pangrattato e piccole noci di burro. Infornare finché la superficie sarà ben dorata (circa 20-30 minuti), sfornare e lasciare riposare almeno 3 ore. Durante il raffreddamento il sartù si asciuga, diventa compatto. Prima di servirlo si inforna di nuovo a temperatura elevata (200°) per scaldarlo e far sciogliere la mozzarella (circa 5 minuti), in questa fase non perde la compattezza e si sforma facilmente su un piatto da portata.

Presentazione
Si taglia in fette e si serve caldo.

Fettuccine alla Mammolo

  • Tempo: 1 ora
  • Difficoltà: semplice
  • Occasione: familiare e conviviale
  • Persone: 1
  • Stagione: inverno

Ingredienti
90 g fettuccine (pasta secca)
80 g funghi coltivati (circa 2 funghi medi)
100-120 g carciofi (circa 2 carciofi)
1 cucchiaio di pomodoro passato
150 cc di vino bianco secco
2 cucchia di olio  di oliva extravergine
1 pezzetto di porro (circa 15 g)
3/4 rametti di timo fresco
sale e pepe q.b.

Preparazione
Mettere sul fuoco una pentola con acqua e sale per le fettuccine. Pulire i funghi e tagliarli in piccoli pezzi: io uso la grattugia che ha una parte a fori grandi. Tagliuzzare il porro e soffriggerlo in un tegame con 1 cucchiaio di olio. Quando inizia a colorire aggiungere i funghi, 70 cc di vino bianco, il pomodoro, sale, pepe e mescolare. Lasciare cuocere su fuoco basso per circa 10 minuti controllando che non si attacchino (eventualmente aggiungere poca acqua calda). Tagliare i carciofi puliti in piccoli pezzi, metterli in una padella con 1 cucchiaio di olio, sale e far cuocere per 5 minuti a fuoco sostenuto mescolando di tanto in tanto perché non brucino. Aggiungere il restante vino, le foglioline di timo e lasciare cuocere a fuoco basso per circa 15-20  minuti; anche qui aggiungere acqua calda se dovessero seccarsi troppo. Quando l’acqua bolle cuocere le fettuccine un pò al dente. Scolarle mantenendo un mestolo dell’acqua di cottura. Quindi mescolare funghi e carciofi in padella e metterla su fuoco vivace. Appena caldi aggiungere le fettuccine e poco alla volta l’acqua di cottura finendo la cottura della pasta in padella.

Presentazione
Servire ben calde, si può aggiungere nel piatto qualche fogliolina di timo e poco olio a crudo.
Per insaporire meglio si può usare se piace 1/2 cucchiaino di brodo vegetale in polvere, ancora una variante: aggiungere al sugo di funghi in cottura un pò di buccia di limone grattuggiata.

  • Tempo: 2 ore
  • Difficoltà: semplice
  • Occasione: tutte
  • Persone: 6-8
  • Stagione: inverno

Ingredienti
Per la pasta brisée:
600 gr farina
200 ml olio
200 ml vino rosso
un buon pizzico di sale

Per il ripieno:
1,5  Kg scarola
1/4 cipolla rossa media
2 cucchiai uvetta
20 g pinoli
sale q.b.
4 cucchiai di olio di oliva extravergine
vino bianco per sfumare

Preparazione
Scaldare il forno a 180° (elettrico ventilato). Si prepara la pasta brisée e si lascia riposare. Si prepara la scarola con uvetta e si lascia raffreddare.
Si prepara una teglia rettangolare circa 25×30 cm, si unge il fondo con olio. Con il mattarello si stende una parte   della pasta brisée (circa 3/4). La pasta stesa deve essere più grande del fondo della teglia, deve ricoprire anche i bordi. Si adagia la pasta stesa sul fondo della teglia e sui bordi sistemandola con le mani a formare una scatola. Sul fondo della scatola si aggiunge la scarola ben sparsa su tutta la superficie della pasta. Si stende la restante pasta e si appoggia sulla scarola chiudendo la scatola con le mani. Si fanno due o tre fori con la forchetta sulla superficie e si inforna, si lascia cuocere per circa 45 minuti. Questa pasta rimane abbastanza morbida non diventa croccante con la cottura.

Presentazione
Più che di come si presenta parliamo di varianti che sono molte.
La scarola può essere ripassata in padella con aglio vestito, che poi si toglie.
Il ripieno si può fare anche con delle zucchine tagliate a dadini e cotte in padella.
I ripieni si possono appoggiare su un sottile strato di ricotta mescolata con tuorlo d’uovo e parmigiano. Per le dosi riportate 1,5 hg di ricotta.

Scarola con uvetta

  • Tempo: 1 ora
  • Difficoltà: semplice
  • Occasione: tutte
  • Persone: 4
  • Stagione: inverno

Ingredienti
1,5  Kg scarola
1/4 cipolla rossa media
2 cucchiai uvetta
20 g pinoli
sale q.b.
4 cucchiai di olio di oliva extravergine
vino bianco per sfumare

Preparazione
Pulire la scarola eliminando le foglie esterne più dure, lavarla e metterla in una padella capiente (30-32 cm diametro) direttamente senza farla sgocciolare in modo che mantenga un pò di acqua. Coprire la padella e metterla sul fornello con fuoco medio-alto. Appena la scarola appassisce, girare con una forchetta di legno, abbassare il fuoco e lasciarla stufare per 3-5 minuti. Quando è completamente appassita, scolarla e passarla velocemente sotto l’acqua corrente fredda. Strizzarla delicatamente con le mani per eliminare l’acqua in eccesso, tagliarla in pezzi grossolani (comodo con le forbici) e lasciarla da parte.
Mettere l’uvetta a bagno in acqua calda per farla ammorbidire, quando è morbida tagliarla in piccoli pezzi. Preparare una padella media (25 cm diametro), tagliare la cipolla in fettine sottili . Fare scaldare l’olio nella padella su fuoco moderato , aggiungere la cipolla e farla soffriggere lentamente. Le quantità di cipolla e olio sono indicative: si variano a seconda del gusto. Quando la cipolla inizia a colorirsi sfumare con il vino bianco, lasciarlo evaporare e aggiungere la scarola, il sale, l’uvetta e i pinoli. Coprire la padella e lasciare cuocere a fuoco lento per 10-15  minuti. Se la scarola diventa troppo asciutta aggiungere poca acqua calda e continuare la cottura.

Presentazione
Si serve come contorno ma è un ottimo ripieno per pizze salate.

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